Lavoro a Milano e ho il domicilio a Roma. Posso rientrare?
A causa del coronavirus sono rimasta nella mia residenza a Milano perché lavoro qui. Il mio domicilio é a Roma dove convivo: posso tornare, dato che solitamente faccio la pendolare?
Il recente DPCM del 26 aprile ha reintrodotto la facoltà di fare rientro alla residenza, domicilio ed abitazione.
Sulla scorta della riformulazione del Decreto, pertanto, chi si trovasse al di fuori del proprio domicilio al momento del lockdown, può farvi rientro.
Leggiamo tuttavia che, anagraficamente, Ella vive a Milano, per motivi di lavoro: è sconsigliato possa farsi - una volta rientrati al domicilio a 600 km di distanza dalla residenza - un successivo via vai tra le rispettive abitazioni.
Sarebbe questa una interpretazione piuttosto elastica della norma, che accorda il rientro (dal tenore del DPCM si ricaverebbe pertanto la possibilità di trasferimento una tantum), ma non ai fini di porsi nella condizione di andare e rientrare alla e dalla residenza.
Peraltro il domiclio è situazione giuridica normalmente non risultante da alcun documento e si prova per autocertificazione: il rischio è di esporsi ad una sanzione, per poi, solo successivamente, impugnarla, dovendo provare (per testi e prove scritte: ad esempio, corrispondenza) l'effettivo domicilio in Roma.
Allo stato tali situazioni, disciplinate in modo piuttosto sommario se non incompleto dal Governo, rischiano di essere demandate nella loro interpretazione caso per caso agli Agendi delle Forze dell'Ordine.
Sconsiglieremmo pertanto l'attività di pendolare tra Regioni tanto distanti.
Avvocato Fabrizio Tronca