Diritto di prelazione del conduttore: quando c'è?
Per rispondere correttamente al Suo quesito sarebbe opportuno innanzitutto esaminare il contratto di locazione sottoscritto al fine di valutare la presenza di apposita clausola con cui viene riconosciuto all'inquilino il diritto di prelazione. In questo caso, infatti, essendo pattuito il locatore è sempre tenuto a comunicare al conduttore l'intenzione di vendere l'immobile per permettergli di esercitare il proprio diritto.
In assenza di tale clausola, il diritto di prelazione è attribuito dalla legge al conduttore solo quando, a ridosso del termine del primo quadriennio, il locatore decida di comunicare all'inquilino disdetta del contratto in corso avendo intenzione di vendere l'immobile a terzi.
Inoltre, in tal caso, il diritto di prelazione non sussiste se la vendita avviene a favore di coeredi, coniuge o parenti fino al secondo grado.
Al di fuori delle predette ipotesi, il locatore può vendere l'immobile liberamente, con conseguente subentro nel contratto del nuovo proprietario.
Avvocato Simona Costanzo