Cosa può succedere dopo la fine naturale del contratto di locazione?
Buonasera, il mio contratto di casa è scaduto a maggio adesso sono in occupazione senza titolo: dopo cosa può succedere? La società che affitta l'immobile mi chiede il 130% in più di affitto per il rinnovo del contratto: è regolare? C'è un minimo e un massimo che si può chiedere di aumento? Sono in affitto da 30 anni in questa casa pagato sempre regolarmente, come posso contrattare l'aumento. Grazie per l'aiuto.
Per rispondere al Suo quesito occorre distinguere due aspetti, ovvero la questione delle fasi successive alla scadenza del contratto dalla questione relativa all'eventuale nuovo contratto, con adeguamento del canone.
Per quanto riguarda il primo aspetto, se il contratto è scaduto e Lei sta corrispondendo i canoni a titolo di occupazione senza titolo dell'immobile, la proprietà dovrebbe avviare una procedura di sfratto per finita locazione all'esito della quale, una volta accertata giudizialmente la cessazione naturale del contratto, avrà inizio la fase esecutiva, che culminerà con il rilascio forzato dell'immobile in caso di mancato rilascio spontaneo.
La procedura richiede diversi mesi, prima di poter giungere a conclusione con il rilascio dell'immobile.
Per quanto riguarda, invece, la possibilità di stipulare un nuovo contratto con revisione del canone, bisogna rilevare che l'ammontare del canone può essere concordato e definito entro determinati limiti solo nel caso in cui la proprietà opti per la tipologia di contratti che lo prevedono (esempio locazione a cedolare secca), ma questa è una facoltà.
Infatti, qualora la proprietà fosse intenzionata a proporLe un nuovo contratto ma svincolato da forme predeterminate di canone, sarebbe libera di farlo e Lei, ovviamente, sarebbe libero di non accettare oppure di proporre un ammontare diverso del canone.
Resta inteso che, qualora non si giungesse a un accordo su un nuovo contratto, La proprietà potrebbe avviare l'azione per ottenere lo sfratto per finita locazione, come sopra descritta.