Familiari violenti. Ordini di protezione?
Salve, sono un ragazzo. Mia sorella dopo essersi sposata, ha divorziato ed è tornata a casa dai miei, insieme a me. Il problema è che lei ha una mania di "potere" cioè vuole comandare,urla sempre , offende gratuitamente,prende possesso degli oggetti altrui anche dopo molti avvisi da parte nostra nel chiedergli di non toccare le nostre cose, cerca sempre il minimo pretesto per litigare e minaccia molto spesso in qualsiasi modo, tra l altro ha degli scatti d"ira molto spaventosi (ci ha alzato spesso le mani addosso) La mia domanda è, posso denunciarla, lei ha ancora diritto di stare qui in casa, nonostante lei abbia cambiato residenza e richiedendo poi la residenza qui gliel hanno rifiutata essendo questa una casa popolare e noi siamo gia troppi? Grazie mille per un eventuale risposta
Ogni volta che in famiglia ci sia un componente della stessa che possa causare, con il suo comportamento, un danno materiale o morale alla libertà degli altri familiari conviventi,si può adire il giudice per ottenere un ordine di protezione.
Viene cioè impartito un comando al familiare pericoloso di cessare la propria condotta ed eventualmente di allontanarsi da casa (art.342 bis e ter c.c.).Non è necessario che la condotta pregiudizievole possa configurare un reato.
Ai sensi dell'art. 5 Legge 154/2001 tali norme si applicano a qualsiasi persona convivente.
In pratica occorre presentare un ricorso, tramite un legale, al Tribunale competente per territorio ove si trova la residenza o domicilio dell'istante.Gli ordini di protezione hanno la durate di un anno e possono essere prorogati solo una volta per gravi ragioni.Per concludere segnaliamo che le delibere regionali riguardanti gli alloggi popolari possono stabilire che l'ospitalità in tali alloggi sia consentita per un massimo di sei mesi a patto che non venga trasferita la residenza.
Avvocato Guido Vecellio