Che effetti ha la notifica dell'ingiunzione ad un famigliare?
Salve, una società di franchising e una banca hanno inviato una raccomandata e un telegramma al mio vecchio indirizzo dove abitavo con mia madre senza che io avessi fornito quell'indirizzo a nessuno dei due uffici. Possono permettersi di fare una cosa del genere a livello di privacy è legale? Io ho fornito il mio indirizzo di residenza attuale e non quello in cui hanno spedito le lettere. Inoltre le poste italiane hanno consegnato la raccomandata a mia madre senza che io gli avessi fornito alcuna delega e documento di identità. Visto che si tratta di recupero crediti, è possibile denunciare le poste per questo disservizio? Attendo delucidazioni grazie, Buona giornata.
Per rispondere al Suo quesito riteniamo innanzitutto opportuno esaminare il disposto dell’art. 139 del nostro codice di procedura civile, a norma del quale se il destinatario non viene trovato a casa, l’ufficiale giudiziario (e, quindi, anche il postino nel caso si tratti di una notifica a mezzo posta) può consegnare copia dell’atto a un familiare o un addetto alla casa, all’ufficio o all’azienda, purché abbia almeno 14 anni e non sia palesemente incapace di intendere e volere. Se poi nessuno di tali soggetti è in casa, l’atto può essere consegnato al portiere dello stabile.
Precisiamo però che, affinché la notifica al familiare sia valida, costui deve essere“convivente”, ossia deve trovarsi all’interno dell’abitazione del destinatario dell’atto e deve “frequentarlo in modo abituale”.
Tale condizione, infatti, determina la presunzione che la busta verrà consegnata all’effettivo destinatario per via dei rapporti quotidiani tra i due soggetti. Pertanto l’ufficiale giudiziario o il postino non può notificare la raccomandata ad altre persone, sebbene familiari, che si trovano in luoghi diversi dalla abitazione, residenza, dimora o domicilio del destinatario.
Come detto, quindi la consegna dell’atto al familiare richiede che questi sia maggiore di 14 anni, non palesemente incapace, legato da un rapporto di convivenza non occasionale, e che la consegna sia avvenuta all’interno dell’abitazione o residenza del destinatario effettivo dell’atto.
Pertanto, alla luce di quanto sopraesposto, nel caso di specie riteniamo che sia nulla la notifica della raccomandata a Lei diretta, poiché è stata effettuata nel luogo di residenza di Sua madre (familiare che ha ricevuto l’atto) e non nel Suo luogo di residenza, quale destinataria dell’atto stesso.
Non è però possibile depositare una denuncia nei confronti delle poste per il disservizio.