Startup Innovativa - emissione di strumenti finanziari
Nell'atto costitutivo della startup innovativa si può prevedere la possibilità di emettere strumenti finanziari forniti di diritti patrimoniali o anche di diritti amministrativi (escluso il diritto di voto) a seguito di apporto da parte dei soci o di terzi anche di opere e/o servizi.
In questo caso si parla tipicamente di work-for-equity, (letteralmente, “capitale in cambio di lavoro”): definisce la possibilità per la startup innovativa di remunerare le collaborazioni esterne con l'attribuzione di strumenti finanziari ai fornitori, i quali si assumeranno quindi parte del rischio di impresa qualora l’iniziativa non abbia successo. Si consente in questo modo, tra l’altro, di non appesantire la situazione finanziaria della startup innovativa.
Anche questo istituto è stato preso in prestito dalle S.p.A. Pur essendo strumenti finanziari, questi strumenti non sono imputabili al capitale sociale, ma hanno la funzione di finanziamento e ricapitalizzazione ed hanno come unico limite quello del divieto di voto nelle decisioni e nelle assemblee dei soci.
Infatti, questa possibilità risponde all'unica esigenza di alleggerire la società di alcuni costi di gestione, consentendo di riconoscere il compenso di collaboratori e fornitori secondo questo "innovativo" sistema.
Il legislatore ha poi previsto che le quote di partecipazioni della startup innovativa S.r.l. possano essere oggetto di offerta al pubblico di prodotti finanziari, anche attraverso i portali per la raccolta online di capitali di rischio.
Questa disposizione ammette il cosiddetto crowdfunding, ossia il meccanismo di raccolta dei capitali fra le persone mediante portali web costituiti a questo preciso scopo.
Questo canale di raccolta fondi si presenta come valida alternativa ai canali istituzionali.
Questa previsione ha una portata rivoluzionaria: nel sistema ordinario, infatti, alle S.r.l. non è permessa tale operazione che invece resta di competenza delle S.p.A.
La finalità della norma è aiutare gli imprenditori delle startup innovative a raccogliere fonti di denaro alternative al sistema bancario.
(il presente contenuto costituisce esclusivamente un’informativa di massima, che non ha pretese di esaustività, e che in ogni caso non sostituisce l’intervento e la consulenza di un avvocato)