Vorremmo sottoporre un sondaggio ai giovani del territorio. Come comportarsi in materia di privacy?

Buongiorno, scrivo in questa sezione che mi sembra la più inerente in mancanza di privacy/GDPR. Attraverso l'associazione di volontariato di cui faccio parte, vorremmo fare un form di analisi dei bisogni rivolto a giovani del territorio. Ovviamente non sarebbe nominativo, ma in base al numero di risposte potrebbe non essere garantito l'anonimato assoluto. Per giovani intendo che sarebbe visibile a chiunque e non avremmo controllo su minori anche di 18 e ulteriormente di 14 anni. In materia di protezione di dati cosa dobbiamo fare? È necessaria un'autorizzazione? Perché per noi non è economicamente plausibile richiederla e tenerla allocata per qualsiasi periodo di tempo e in sicurezza. In più non mi è chiaro se in un questionario anonimo, fatto con rigore, comunque possano essere pubblicate le risposte in blocco (oltre alla lavorazione statistica), quindi che altri possano usufruire del campione per lavori ulteriori. Grazie in anticipo Buona giornata.

Diritto del web (21/02/2023)
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Autore:
Avvocato Giulia Valmacco
Locazioni commerciali, Sovraindebitamento, Risarcimento danni e responsabilità civile, Famiglia
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Risposta:

Presumo che il sondaggio/form di analisi verrà somministrato dall’associazione con modalità telematica: ad esempio attraverso un’apposita piattaforma o tramite pubblicazione su un sito web, considerato che nella domanda si fa riferimento al fatto che sarà visibile a chiunque.

In ogni caso, per somministrare un sondaggio anonimo ai giovani del territorio, e soprattutto se sono minorenni, è importante prendere in considerazione alcune accortezze al fine di rispettare le norme previste in tema di tutela della privacy e, in particolare, il GDPR (General Data Protection Regulation) e garantire che i dati raccolti siano trattati in modo legale e corretto.

In primo luogo, si raccomanda di predisporre un’idonea informativa da sottoporre ai partecipanti del sondaggio per informarli:

  • dell’attività che si intende svolgere e della sua finalità;
  • di quali tipi di dati verranno richiesti. In generale, è meglio evitare di raccogliere dati cosiddetti “sensibili” come l'orientamento sessuale, la religione, l'origine etnica, ecc. Se tali informazioni sono strettamente necessarie per le finalità del sondaggio, però, è importante informare i partecipanti in modo chiaro e trasparente;
  • delle modalità con cui si pubblicheranno i dati e, dunque, del fatto che saranno pubblicati in forma anonima;
  • per quanto tempo verranno conservati i dati forniti;
  • dei loro diritti in relazione ai dati forniti come, ad esempio, il diritto di accesso e di richiedere la cancellazione dei dati personali.

Altro punto importante, poi, è quello di garantire l'anonimato: è fondamentale assicurarsi che il sondaggio sia completamente anonimo, in modo che i partecipanti non siano identificabili. Ciò significa che non dovrebbero essere richieste informazioni personali come il nome, l'indirizzo e l'età, a meno che non siano strettamente necessarie per la finalità del sondaggio.

Nel caso in cui possano essere coinvolti dei minorenni è importante ottenere il consenso dei genitori o del tutore legale prima di somministrare il sondaggio (anche tramite la spunta di una casella di consenso all’inizio del sondaggio). Inoltre, è necessario fornire loro informazioni chiare sulle finalità del sondaggio e sul modo in cui verranno utilizzati i dati.

Infine si raccomanda di utilizzare strumenti sicuri per la raccolta dei dati, come ad esempio una piattaforma online protetta da password, per garantire che i dati non possano essere accessibili da terze parti non autorizzate.

Per quanto riguarda la possibilità di pubblicare le risposte “in blocco”, nel caso in cui i dati siano comunque anonimi non si rilevano particolari criticità. Tale modalità di utilizzo dei dati, in ogni caso, dovrà essere chiaramente indicata nell’informativa.

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