successione testamentaria. La quota di legittima?
Il testamento a cui Ella fa cenno è il cosidddetto testamento olografo, che è la forma più semplice per esprimere liberamente e spontaneamente la propria volontà senza necessità di un rigore formale, del ricorso al notaio e della presenza di testimoni.
Deve essere scritto per intero dal testatore, ivi compreso la data e la firma (art 602 c.c.).
Ci sembra di capire che vi sono dei fratelli non nominati nel testamento e pertanto, ai sensi dell'art. 542 c.c., l'asse ereditario deve essere suddiviso con i fratelli per la quota di legittima, che deve essere rispettata. In questo caso essi hanno diritto ad essere reintegrati nella loro quota di legittima, a meno che vi sia stata una rinuncia all'eredità.
Ciò premesso, nell'ipotesi della vendita dell'immobile, bisognerà integrare la quota di legittima spettante ai suoi fratelli con il ricavato della vendita.