Ho un problema di debiti legati alla mia ludopatia: cosa posso fare?
In famiglia lavoro solo io con uno stipendio netto di 1360 euro, gravato da cessione e delega. Ho moglie e figli piccoli. Da 2 mesi cerco di uscire, grazie a mia moglie, dalla ludopatia. Ho tanti debiti e temo il pignoramento dello stipendio. Pagato l’affitto e le utenze, devo anche pagare la rata di una cartella esattoriale di importo rilevante. Chiedo se ho possibilità di aderire alla legge salva suicidi del 2012
Da quanto espone, ritengo che Lei potrebbe avere i requisiti necessari per accedere a una delle procedure di ricomposizione della crisi da sovraindebitamento, introdotte con la la Legge 3/2012, soprannominata, come da lei correttamente indicato, anche “legge antisuicidi”.
Detta legge sul sovraindebitamento richiede tutta una serie di requisiti soggettivi ed oggettivi per accedere a una delle 3 possibili procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, che sono:
- piano del consumatore, riservato alla persona fisica che ha contratto i debiti per scopi estranei all’attività imprenditoriale eventualmente svolta;
- accordo di composizione della crisi: riservato all’imprenditore che non ha i requisiti per fallire;
- liquidazione del patrimonio accessibile sia dall’ imprenditore non fallibile sia dal consumatore.
Il primo requisito, comune a tutte e tre le predette procedure, indispensabile per accedervi, è il grave sbilanciamento tra i debiti contratti dal ricorrente e la sua massa attiva (costituita da reddito e patrimonio) e/o la circostanza per cui i debiti riducono la sua situazione economica al di sotto della soglia di povertà. In aggiunta al suddetto requisito, ve ne sono altri soggettivi e oggettivi richiesti, differenti in base alla procedura scelta.
Il vantaggio indiscutibile di queste procedure è che, all’esito delle stesse, si saranno pagati solo parte dei debiti contratti in una misura forfettariamente stabilita, mentre il residuo dei debiti verrà cancellato, consentendo così all’indebitato di liberarsene definitivamente e poter, quindi, ripartire da una situazione economica “ripulita”.
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Venendo ora al Suo caso, avendo Lei contratto debiti per scopi presumibilmente legati alla famiglia e comunque non connessi ad alcuna sua attività imprenditoriale, ritengo che Lei possa avvalersi del piano del consumatore o in alternativa della liquidazione del patrimonio.
Tenga presente che nel caso del consumatore, costui deve non solo possedere, come sopra accennato, tutta una serie di requisiti oggettivi e soggettivi, ma deve anche superare positivamente il giudizio di meritevolezza, rimesso al Giudice.
Nel Suo caso, detto giudizio di meritevolezza potrebbe essere superato qualora sia in grado di dimostrare documentalmente la sua ludopatia e che i debiti sono stati contratti a causa della predetta grave malattia, che l’ha afflitta e ancora la sta affliggendo.