Separazione dei coniugi: problematiche

Domanda: Chiedo a nome di un'amica sposata da 40anni con una figlia. Senza lavoro, completamente dipendente dal marito. Le accade che lui, dopo avere ipotecato tutti i beni, casa, proprietà immobiliari ed essere completamente nelle mani delle banche, annuncia a lei e la figlia 25enne di essersi innamorato di un'altra donna. Senza ritorno eppure lui non vuole chiedere la separazione. Se la mia amica chiedesse separazione/divorzio quanto tempo incorrerebbe? se fosse giudiziale e non consensuale, chi pagherebbe le spese data la situazione? Cosa succede se il marito muore? La moglie "eredita" le ipoteche? si vedrà requisire la casa? e la figlia che diritti ha?
Separazione divorzio e modifica delle condizioni (02/12/2016)
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Autore:
Avvocato Livia Achilli
Eredità e Successioni, Recupero Crediti, Sovraindebitamento, Immobili, Famiglia
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Risposta:
Le rispondiamo seguendo l'ordine delle sue domande. Tempistiche. In caso di separazione consensuale (cioè quando i coniugi concordano la separazione senza necessità di un giudice), le tempistiche possono variare da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 12/18 mesi. In sostanza le tempistiche sono in buona parte dettate dal tempo necessario a raggiungere un accordo tra i coniugi (e dalla complessità delle questioni economiche tra i due). In caso di separazione giudiziale (cioè quando i coniugi non si accordando e deve intervenire il giudice), le tempistiche vanno da un minimo di mesi 12 a un massimo di mesi 24 anche in questo caso le tempistiche dipendono dalla complessità dei rapporti esistenti tra i coniugi. Una volta ottenuta la separazione devono trascorrere almeno 6 mesi (se la separazione è stata di tipo consensuale) per poter poi chiedere il divorzio. Spese legali connesse alla separazione: in caso di separazione consensuale sono i coniugi che si accordano su come ripartire le spese legali. In caso di separazione giudiziale è il giudice. Tenga conto che nel caso che ci ha descritto il pagamento delle spese legali potrebbe essere posto dal giudice in capo al marito, considerato che la separaziione probabilmente sarebbe a lui addebitabile (dato il tradimento di cui ci riferisce). Tenga inoltre conto che al marito potrebbe essere fatto carico di contribuire al mantenimento della moglie, considerata la non autosufficienza economica di cui ci dice. In caso di morte del marito. La sola dichiarazione di separazione non incide sulla successione. Pertanto sia moglie che figlia saranno chiamate all'eredità. Data la situazione debitoria che ci descrive si dovrà valutare con molta attenzione se accettare o meno l'eredità. In caso di accettazione pura e semplice infatti gli eredi subentrano anche nei debiti del defunto. Raccomandiamo quindi particolare cautela. In relazione alla sorte della casa familiare. Ipotizzando che moglie e marito siano in regime di comunione dei beni, sarebbe necessario per prima cosa determinare a che titolo sono sorti i debiti del marito. Se per esigenze della vita famigliare oppure no. Questa distinzione ha infatti effetti significativi sulla possibilità dei creditori di aggredire o meno i beni funzionali alla vita famigliare. La figlia se non economicamente autosufficiente può pretendere un assegno di mantenimento mensile che verrà quantificato alla luce delle capacità economiche di entrambi i genitori.
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